SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. Manzoni” TRENTO

La scuola Manzoni è una delle scuole medie della città capoluogo del Trentino, si trova in Corso Buonarroti n. 50.

Descrizione

La scuola Manzoni è una delle scuole medie della città capoluogo del Trentino, si trova in Corso Buonarroti n. 50 nelle immediate vicinanze del fiume Adige e della stazione dei treni, nella Circoscrizione “Centro Storico-Piedicastello”.
La scuola è frequentata da ragazze e ragazzi provenienti dai quartieri della Circoscrizione: Cristo Re, Piedicastello, Solteri, Campotrentino, Roncafort e Vela, ma anche dai paesi di Cadine, Sopramonte, Baselga del Bondone, Vigolo Baselga, Sardagna e dalla zona del Monte Bondone.

Strutture

L’edificio ospita numerose aule riservate alle aree disciplinari (aule lettere, aule stem, aule lingue comunitarie, aule delle arti) ci sono piccoli ambienti utilizzati per lavori a gruppi ridotti e diverse aule comuni:

  • laboratorio di informatica
  • laboratorio L2
  • cucina didattica
  • aula magna
  • biblioteca

In entrata trova spazio la portineria, al piano rialzato lato Nord l’aula magna, mentre al lato Sud la mensa e la palestra. Gli uffici di segreteria e della Dirigente Scolastica si trovano al primo piano e la biblioteca al secondo.
Sul retro dell’edificio si apre l’ampio piazzale che si affaccia sull’Adige e che ospita la ricreazione degli alunni.

Storia

I primi anni del XX secolo

La costruzione dell’edificio che oggi occupa la nostra scuola fu decisa dal Consiglio Comunale di Trento per ospitare la Scuola di Arti e Mestieri. Questa istituzione era rivolta ai giovani dai 12 ai 14 anni e impartiva nozioni di base di calcolo, disegno, geometria e dei mestieri più comuni.
Nel 1910-11 vennero inizialmente occupate le officine in via Fondamentale, il nome di quegli anni di via Buonarroti. Nel 1912 fu pronto l’intero fabbricato: in questa occasione il nome della scuola cambia in Scuola Industriale dello Stato.
Il nostro edificio è stato quindi pensato come scuola fin dall’inizio anche se nella memoria popolare si attribuisce in maniera imprecisa la sua costruzione ad uso ospedaliero.

La prima guerra mondiale

Durante la prima guerra mondiale, nel 1915 dopo soli tre anni dall’apertura, la scuola venne difatti chusa e occupata prima come magazzino militare e poi come ospedale.
Numerosi furono i danni provocati da questo uso all’edificio.

Tra le due guerre

La scuola fu riaperta nel febbraio del 1919 dopo la terribile esperienza della guerra.
Nel 1920 nell’atrio della scuola fu posta una lapide in bronzo in memoria degli ex alunni Egidio Trombi e Pio Scotoni, morti durante il recente conflitto.
Nell’anno scolastico 1941-1942 viene istituito il Regio Istituto Tecnico Industriale per meccanici ed elettricisti. Nello stesso 1942 prende il via anche la specializzazione mineraria, che verrà abolita nel 1947.
Il 2 settembre 1943 è il giorno in cui la nostra città sperimentò l’impatto tragico con la guerra.
In seguito al bombardamento aereo anglo-americano, l’edificio scolastico subisce molti danni, tanto che la scuola viene spostata in via Esterle. Avviene in questa occasione anche il trasferimento del materiale tecnico scientifico, ma in seguito al secondo bombardamento, il 13 maggio 1944, tutto risulterà inutile. Anche questa sede viene colpita e tutto l’arredamento scolastico e scientifico viene così distrutto.

Dal dopoguerra ai giorni nostri

Dal primo aprile 1946 vennero riaperte alcune aule in Corso Buonarroti dove funzionavano già dall’inizio dell’anno i reparti di lavorazione.
Nel 1947 viene richiesto un ampliamento che si completerà solo nel 1972, anno del trasferimento dell’I.T.I. nell’ex caserma Diaz di via Brigata Acqui.
Dal 1969 una parte dell’edifiicio viene usata dalla Scuola Media Manzoni che aveva sede in via Marchetti. Fino al 1972, anno del trasferimento dell’ITI, l’edificio avrà un doppio uso e vedrà convivere due diversi indirizzi di scuola.
Negli anni novanta vengono effettuati diversi lavori di restauro e ampliamento sia nella facciata che negli impianti e nelle strutture interne.

Voci dal passato

“Le medie Manzoni si trovavano in via Marchetti dove ora c’è il Conservatorio e sono rimaste lì fino al 1969, poi furono trasferite in via Buonarroti. I ragazzi delle medie si trovavano ai piani superiori perché al primo piano c’erano gli studenti dell’I.T.I.. Le sezioni arrivavano fino alla lettera H. Durante la ricreazione si rimaneva nei corridoi perché gli studenti erano in tutto più di 800, perciò era molto difficile mantenere l’ordine per scendere e salire” (madre di Simone Nardelli).
“Nella scuola c’erano ragazzi provenienti non solo da Trento ma anche dai paesi vicini di Sopramonte, Terlago, Monte Terlago … Io frequentavo il corso F dove c’erano sia ragazzi che ragazze. Durante l’ora di tecnica i ragazzi andavano con un professore e facevano dei lavoretti, le ragazze stavano con una professoressa e svolgevano lavori come ricamo e teoria di cucina” (madre di Alessia Agostini).
“Quando le scuole Manzoni si chiamavano I.T.I. erano molto diverse da adesso. Le aule erano come le stanze di un teatro greco e al piano terra c’erano le aule per la pratica: c’era un fabbro che insegnava come battere il ferro sull’incudine, la falegnameria, l’officina e la fonderia.
La costruzione della scuola è cominciata nel 1904 circa; prima di diventare Istituto Tecnico Industriale era una scuola per addestrare artigiani (scalpellini)” (zio di Adriano Menestrina).

Dove si trova

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